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Il recupero crediti illegale in Cina

Il Southern Metropolis Daily ha di recente riportato che vi sono alcune agenzie di prestito in Cina che richiedono a studenti universitari delle foto da nudi come garanzia per i prestiti che i malcapitati hanno bisogno di ottenere. Assieme a ciò questi studenti devono inviare anche informazioni relative alla famiglia unitamente alla foto della loro carta di identità. Purtroppo nel super competitivo gigante asiatico vi sono sempre più studenti che per pagare la retta di università prestigiose si devono affidare a queste organizzazioni che in caso di mancata riscossione del credito spesso pubblicano le foto dei malcapitati.

In altri casi, specie per i prestiti richiesti su piattaforme online, vengono chiamati in causa degli esattori domiciliari professionisti che hanno l’obiettivo di ottenere il pagamento con la forza. Gli esattori si registrano sulle piattaforme online che offrono prestiti e trovano lavoro tramite esse. Questi si procurano lavoro anche tramite WeChat, QQ, forum online oppure proponendosi direttamente ai soggetti che prestano denaro. Il signor Yang lavora per una agenzia di recupero crediti in Guangzhou e ha spiegato che un metodo spesso usato consta nel trovare il debitore e portarlo fisicamente in tribunale. Il metodo più semplice, in Cina come in Italia, consiste nel semplice invio di messaggi e telefonate. A un uomo, che ha tardato a ripagare i debiti sulla propria carta di credito, è successo di trovarsi pedinato da un esattore donna che lo chiamava notte e giorno imponendogli di pagare immediatamente il debito. Il malcapitato riferisce “Ha abusato di me, minacciando e chiamando perfino il mio ufficio chiedendo ai miei colleghi di aiutarmi a ripagare il debito“. Questo e’ solo lo stadio iniziale.

Alcuni esattori trovano sistemi per far squillare il telefono del debitore ogni minuto sperando che ciò gli permetta di recuperare il credito più in fretta. Nel caso specifico, è successo ad una donna di Shanghai, Ms. Gu, di scoprire che gli esattori stavano utilizzando un complesso sistema che tramite un software la chiamava di continuo rendendoli il cellulare inutilizzabile. “Hanno continuato a farlo per una settimana. In quel periodo non osavo nemmeno accendere il cellulare! Hanno persino chiamato la mia famiglia chiedendo a loro di spingermi a pagare” afferma la donna. A volte, quando le telefonate non bastano, alcuni esattori pubblicano i dati del debitore online: numero di cellulare personale, carta di identità, indirizzo dell’abitazione e informazioni relative agli account online del debitore.

Alcune piattaforme di prestito ora richiedono agli studenti di riempire un modulo con dati e informazioni personali dei compagni di classe, partner e familiari. Se uno studente tarda a pagare una rata vengono subito informati parenti e amici. Come dice un general manager di una società di prestiti online, “se lui non è in grado di pagare quasi sempre lo sono i suoi genitori”.

Il manager del controllo del rischio di una agenzia di prestito online ha detto al Southern Metropolis Daily che il recupero dei prestiti effettuati agli studenti avviene secondo uno schema articolato in 10 fasi che comprendono contattare lo studente online, inviare messaggi, fare telefonate, contattare i compagni di stanza, contattare i parenti, avvisare formalmente il debitore, inviare richieste legali, visite domiciliari, mettere poster attorno alla scuola del debitore e inviare messaggi a tutti gli amici e parenti; “in genere pagano quando arriviamo al quarto step che è quando contattiamo i compagni di stanza” conclude il manager.