
Recupero crediti per Aziende: il recupero crediti giudiziale e stragiudiziale per le piccole, medie e grandi imprese
Covid e Imprese: perché il recupero crediti aiuta a recuperare i crediti insoluti?
Secondo quanto dichiarato dall’ISTAT la contrazione dovuta per oltre un terzo al calo delle vendite di beni strumentali è estesa a tutti i mercati di sbocco. Si fa riferimento a paesi che comprendono Asean e Opec. Tra questi Francia e Regno Unito mostrano flessioni più marcate, mentre è contenuto il calo dell’export verso la Cina. L’import, è diminuito nel 2020 del 12,8%. Nel 2020 l’avanzo commerciale ha raggiunto +63,5 milioni.
Il calo dell’export si è avuto a causa della caduta delle esportazioni di macchinari e apparecchi (-12,6%), prodotti petroliferi raffinati (-42,1%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-20,8%). In aumento, secondo ilsole24ore, le vendite del settore farmaceutico, chimico-medicinale, botanico (+3,8%), tabacco, bevande e prodotti alimentari, (+1,9%).
Il Coronavirus ha generato una crisi economica che potrebbe aggravarsi. Le insolvenze delle PMI sono aumentate e molte imprese prevedono poca liquidità entro la fine dell’anno.
Recupero crediti stragiudiziale per le imprese in Italia
La società di recupero crediti, come Gib Italia, agisce per conto di un creditore che vanta un credito nei confronti di un debitore. In particolare sul recupero crediti si può affermare che:
- Il procedimento parte con la comunicazione alla società di recupero crediti da parte del creditore. In questa fase la società di recupero crediti riceve dal creditore: il nominativo del debitori, le causali di pagamento e ogni altra indicazione utile alla riscossione dei crediti e sui crediti insoluti;
- Autorizzata ad agire, la società di recupero crediti contatta con un call center o tramite l’ufficio amministrativo il debitore, richiedendo il mancato pagamento;
- Se il debitore è collaborativo, si può procedere anche ad un accordo inerente all’importo insoluto;
- Se invece il debitore dovesse rivelarsi ostile, si passa all’invio di una lettera di messa in mora.
Questa potrà essere utilizzata per iniziare un’eventuale procedura presso il tribunale locale ma, affinché possa essere considerata valida dovrà contenere:
- Indicazione del termine entro cui procedere (solitamente 15 o 30 giorni);
- Data di invio della lettera;
- Ammontare e data di insorgenza del credito insoluto;
- Causa del credito insoluto;
- L’indicazione per esteso, che la società di recupero crediti agisce in forza di una delega ricevuta dal creditore;
- Il tutto spedito tramite raccomandata a/r.
La lettera interrompe la prescrizione.
Nel caso in cui il debitore paghi, la società di recupero crediti girerà al creditore il dovuto, trattenendo la sua percentuale. Se invece il debitore si ostini a non pagare, la società di recupero crediti dovrà restituire la gestione del credito entro un determinato periodo di tempo prestabilito. Sarà poi il creditore a decidere se rinnovare il mandato, rivolgersi ad un’altra società di recupero crediti, procedere per vie giudiziarie o rinunciare al credito insoluto.