Mentre la diffusione del virus impatta la salute e l’umore della popolazione, sono le restrizioni alla mobilita’ che hanno un maggiore effetto sull’economia indiana, perche’ impattano contemporaneamente sia la domanda che l’offerta.
Tuttavia i dati suggeriscono che l’impatto sulla domanda si sia protratto piu’ a lungo che sull’offerta.
Dopo la prima ondata, sia l’attività manifatturiera che quella industriale hanno registrato una forte ripresa. Ma la spesa dei consumatori (nella componente relativa al GDP) e i settori che richiedono interazione sociale, come il settore turistico e alberghiero, sono cresciuti in maniera modesta, suggerendo che le incertezze collegate alla pandemia hanno avuto un effettivo peso sulle attitudini dei consumatori
Mentre la diffusione del virus impatta la salute e l’umore della popolazione, sono le restrizioni alla mobilita’ che hanno un maggiore effetto sull’economia indiana, perche’ impattano contemporaneamente sia la domanda che l’offerta.
Tuttavia i dati suggeriscono che l’impatto sulla domanda si sia protratto piu’ a lungo che sull’offerta.
Come si vede nel grafico (azzurro) che rappresenta l’attivita’ manifatturiera in fondo, dopo la prima ondata, sia l’attività manifatturiera che quella industriale hanno registrato una forte ripresa. Ma la spesa dei consumatori (nella componente relativa al GDP) e i settori che richiedono interazione sociale, come il settore turistico e alberghiero, sono cresciuti in maniera modesta, suggerendo che le incertezze collegate alla pandemia hanno avuto un effettivo peso sulle attitudini dei consumatori.
La seconda ondata probabilmente non ha fatto altro che accentuare la differenza tra domanda e ripresa dell’offerta.
Questo perche’, rispetto alla prima ondata, diversi stati hanno messo in atto leggi meno restrittive per l’attivita’ industriale. Di conseguenza, seppur a un ritmo più lento, l’attività economica ha continuato facendo fronte a problemi di rifornimento di materie prime o semilavorati e problemi logistici.
Il PMI manifatturiero (Purchasing Managers’ Index), che misura la direzione prevalente nelle economie del settore manifatturiero, e’ sceso al minimo negli ultimi 10 mesi di 50,8 a maggio 2021 e ulteriormente a 48,1 a giugno.
Anche la crescita della produzione industriale è diminuita a maggio e l’attività manifatturiera e’ regredita ai livelli più bassi dall’agosto 2020.
A causa della chiusura di numerosi impianti di produzione automobilistica, la produzione di autovetture e veicoli a due o tre ruote a maggio 2021 erano rispettivamente del 58% e del 56% inferiore rispetto ai livelli di Aprile 2021.
Dopo il picco a giugno 2021 le infezioni sono lentamente diminuite e la domanda ha ricominciato ad aumentare.
L’impatto della seconda ondata e’ stato molto più grave di quello della prima ondata. La paura e le incertezze hanno scosso ancora una volta i consumatori, con l’indice (consumer sentiment) che ha registrato un calo di oltre il 15% tra marzo e giugno. A differenza della prima ondata, questa volta l’infezione e’ stata molto più diffusa e ha raggiunto anche le localita’ piu’ remote e rurali.
