Rischi che incombono su una domanda repressa:
Mentre le ansie della pandemia persistono, altri rischi derivanti dalla natura altalenante della pandemia possono pesare sugli animi dei consumatori e limitare il ritmo della ripresa.
Inflazione: dalla partenza del Covid fino alla fine della prima ondata, il livello di inflazione e’ andato ad assestarsi attorno al limite superiore del target previsto dalla Reserve Bank of India (range compreso tra il 2 e il 6%), superando il 6% durante la seconda ondata. Le previsioni suggeriscono che l’inflazione rimarra’ alta con alcuni fattori contribuenti alla pressione sui prezzi:
Mancanza di continuità nell’offerta a causa di frequenti lockdowns di breve periodo.
Rialzo dei prezzi di commodities come petrolio, ferro, acciaio, etc. (a causa della ripresa della domanda nei paesi industriali)
Costo maggiore dei carburanti, spinto dal fatto che i governi sono stati sempre più dipendenti da accise e IVA su prodotti derivati dal petrolio in maniera da poter sostenere le sempre più alte spese per gestire la crisi senza precedenti.
Limiti nelle forniture, e la prospettata difficoltà per le industrie nello stare al passo con la domanda in aumento una volta che l’India sara’ uscita dalla pandemia, dovute generalmente a una politica di limite delle spese e trend di investimento negli ultimi anni.
I prezzi piu’ alti che stiamo osservando in questo periodo, dove non lo stanno gia’ facendo, aumenteranno i costi di produzione ed eroderanno il potere di acquisto dei consumatori. La percezione di un possibile aumento dell’inflazione puo’ pesare sulla ripresa e rallentare il ritorno a una situazione normale della domanda ora repressa.
Mercato del lavoro:
I lockdowns ricorrenti e le restrizioni sulla mobilita’ attraverso il paese sono risultati in un debole mercato del lavoro. L’India ha perso 22.7 milioni di posti di lavoro durante il periodo Aprile-Maggio 2021, con i lavori di manovalanza e bassa specializzazione che hanno subito il colpo maggiore. Quasi 17.2 milioni di lavoratori a paga giornaliera e 3.2 milioni di dipendenti hanno perso il lavoro. Il settore agricolo da solo ha assorbito 3.4 milioni delle perdite totali. Con una diminuzione delle restrizioni, Il tasso di disoccupazione e’ sceso con 7.8 milioni di persone di nuovo al lavoro nel mese di Giugno. Ad ogni modo, le debolezze negli altri parametri relativi al mondo lavorativo continuano a essere preoccupanti.
Con l’uscita dal primo lockdown del 2020, il tasso di disoccupazione ha cominciato a dare segni di miglioramento; tuttavia, il tasso di partecipazione al lavoro (LPR) e il tasso di occupazione (ER) hanno continuato a rimanere bassi. Questo e’ un indicatore di mercato del lavoro che si sta assottigliando, che si aggiunge a un senso di sconforto tra i lavoratori che non cercano più un impiego. La seconda ondata ha avuto un effetto devastante su LPR e ER, che, nonostante il miglioramento del tasso di disoccupazione, difficilmente si riprenderanno rapidamente.

Fonti:
Deloitte insights: https://www2.deloitte.com/us/en/insights/economy/asia-pacific/india-economic-outlook.html
CMIE: https://www.cmie.com/