
Nel nostro presente il mercato di scambio delle valute estere, Forex, e’ uno dei mercati più influenti al mondo.
Lo Stock Exchange di New York (NYSE), il Nasdaq e il Tokyo Stock Exchange (Nikkai) sono i tre più grandi mercati azionari al mondo.
Questi combinati hanno un volume di scambi giornalieri di circa 300 miliardi di dollari. Dalle stime della Bank for International Settlements, un organismo che potremmo definire come la banca centrale delle banche centrali, il Foreign Exchange Market, a confronto, ha un volume giornaliero di circa 6.6 trilioni di dollari al giorno. Questo valore giornaliero è più grande del PIL annuale del terzo paese più ricco al mondo (Giappone $4.872 trilioni).
La maggior parte delle persone che conosce il mercato di scambio della valuta estera come utile strumento per scambiare valuta durante i viaggi all’estero si chiedera’ perche’ esiste questo mercato; questo e’ lo scopo del presente articolo.
Piu’ nello specifico all’interno dei paragrafi successivi andremo a rispondere principalmente a 3 domande:
- Perché il mercato del Forex e’ cosi’ grande e influente?
- Chi sono i principali giocatori in questo mercato?
- Perché la sterlina inglese ha il più alto valore per unita’ quando comparata alle altre valute?
Globalizzazione e l’impatto sulle valute nazionali
Viviamo in un mondo sempre piu’ globalizzato, ogni giorno le aziende dipendono sempre piu’ da una rete di fornitura globale per assicurarsi che prodotti e servizi siano prodotti e serviti nelle migliori nazioni possibili. Per fare un esempio basato su stereotipi (nemmeno troppo piu’ validi), se vuoi qualcosa prodotto economicamente allora producilo in Cina, se vuoi che il tuo prodotto rispetti i canoni piu’ alti producilo in Germania, Se vuoi il miglior sushi allora importalo dal Giappone; 100 anni fa cio’ non sarebbe stato nemmeno pensabile: o eri in grado di produrre qualcosa localmente o era come se quel prodotto nemmeno esistesse.
Gli scambi tra paesi erano molto bassi e avere un auto o del cibo prodotto in un paese estero era decisamente un lusso. Oggi e’ la norma, e per alcuni puo’ essere difficile addirittura trovare qualcosa nella propria casa che sia stato prodotto nel proprio paese.
Questo succede perche’ il mondo finanziario oggi e’ costruito attorno al concetto di “comparative advantage” o vantaggio comparativo.

Comparative Advantage: fai quello che sai fare bene
Se noi chiedessimo alla Germania di produrre Iphone, questa sarebbe in grado di farlo molto semplicemente. Infatti le aziende tedesche hanno l’infrastruttura tecnologica e i tecnici necessari a produrre questi dispositivi senza alcun problema in particolare. Tuttavia la Germania ha relativamente pochi operai e questi sono molto costosi, oltre a ciò ha anche leggi a tutela dell’ambiente molto stringenti riguardo la produzione industriale e la gestione dei rifiuti, oltre a non essere geograficamente vicina ai produttori dei componenti elettronici.
Percio’ questi Iphone tedeschi costerebbero una cifra astronomica, le stime si aggirano intorno ai 4000 dollari per dispositivo.
Allo stesso modo la Cina potrebbe tentare di produrre una automobile sportiva di lusso, e probabilmente potrebbe anche riusci:
Il colosso orientale ha dimostrato di avere le capacità industriali di disegnare e produrre le proprie auto ma nel nostro caso specifico si può dire che non hanno consistentemente prodotto entusiasmanti auto sportive di alta gamma. Questo perche’ la Cina si e’ piu’ orientata attorno alla produzione massiva di media qualita’, come la realizzazione di smartphones, ha una disponibilita’ maggiore di manodopera mediamente qualificata di basso costo e ha regolamentazioni ambientali meno stringenti ed e’ la patria delle industrie che realizzano i componenti di cui sono costituiti i telefoni.
In sintesi al posto di avere una Germania che realizza costosissimi telefoni e una Cina che improvvisa auto di lusso possiamo avere un accordo di scambio delle due parti dove ognuna esporta cio’ che sa fare meglio ed evita le enormi spese e svantaggi che avrebbe se dovesse produrre tutto internamente.
Tutto questo e’ ovviamente una grossissima sovrasemplificazione e la grande distinzione sta nel fatto che la Germania non scambia una Mercedes per cinquanta Iphone, infatti, utilizza le valute.
Il produttore cinese tuttavia non ha interesse a essere pagato in Euro, così come il produttore di auto tedesco non ha interesse a essere pagato in Yuan cinesi.
E’ cosi’ che scambiano le proprie valute. Questo crea un mercato secondario, perché le aziende che esportano si trovano sistematicamente a produrre beni e scambiare valuta.
Da questo potremmo essere portati a pensare che il Forex sia cresciuto cosi’ tanto perche’ e’ stato alimentato dalle aziende che hanno bisogno di scambiare capitale per fare import-export. Vero, ma e’ solo una parte.
Nel prossimo articolo andremo a vedere la storia del Forex, partendo dal famoso accordo di Bretton Woods.
Fonti:
Kurt Schuler and Andrew Rosenberg, The Bretton Woods Transcripts Dominguez, K. and Frankel, J.A., 1990. Does foreign exchange intervention work?. Peterson Institute Press: All Books. Rodrik, D., 2006. The social cost of foreign exchange reserves. International Economic Journal Cavallino, P., 2019. Capital flows and foreign exchange intervention. American Economic Journal: Macroeconomics, 11 Global imbalances and destabilizing speculation (2007), UNCTAD Trade and development report 2007 RC Smith, I Walter, G DeLong – Global Banking Oxford University Press Foreign Exchange Control in China: First Edition (Asia Business Law Series Volume 4) Kluwer Law International, 2004 The $4 trillion question: what explains FX growth since the 2007 survey?, the Bank for International Settlements