
L’ accordo di Bretton Woods: Tassi di cambio fissi e il Gold Standard
L’accordo di Bretton Woods, che ha stabilito per le valute tassi di cambio fissi direttamente dipendenti dall’oro, ebbe luogo nel luglio del 1944 presso il Mount Washington Hotel a Bretton Woods Washington.
Si incontrarono complessivamente 44 paesi, con una lista degli invitati limitata alla fazione degli “alleati” nella seconda guerra mondiale, capitanata da Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna. La conferenza decreto’ la nascita dell’ International Monetary Fund e la World Bank, ma la cosa più importante fu gettare le basi per un sistema di scambio a tasso fisso (fixed exchange rate system). Il sistema stabili’ un prezzo dell’oro a 35 dollari per oncia (1 oncia d’oro = 28.34 grammi, prego considerare il diverso potere di acquisto che aveva un dollaro nel 1944), con le nazioni partecipanti che si sono trovate di conseguenza ad ancorare il valore della propria moneta a quello del dollaro. Di conseguenza, almeno in quel momento, non c’era nessun possibile mercato per le valute; vi erano solo tassi di cambio fissi indipendenti da logiche di domanda e offerta così come dalla stabilità politica e dalla salute economica relativa dei singoli paesi.
Un sistema cosi’ semplice puo’ piacere e va fatto presente che funziono’ per molti anni. Tuttavia chiunque conosca le forze che stanno dietro ai concetti di domanda e offerta nei mercati internazionali, sapra’ che cercare di fermare quest’ultimi e’ come cercare di fermare il flusso d’acqua di un fiume: puoi costruire una diga, e quella diga per un po’ terra’, ma senza un punto di sfogo prima o poi l’acqua straripera’ e le instancabili forze della natura avranno la meglio su qualsiasi opera artificiale.
La fine dell’accordo di Bretton Woods e la nascita del Forex
Il primo cedimento nel sistema avvenne nel 1967 con una corsa all’oro e un attacco alla sterlina britannica che porto’ a una svalutazione del 14.3 % della valuta nonostante lo sforzo conservativo del governo inglese nel limitare i danni.
Piu’ tardi, nel 1971, il presidente americano Richard Nixon ritiro’ “momentaneamente” gli Stati Uniti dal gold standard portando nel 1973 a un collasso del sistema, le nazioni partecipanti all’accordo di Bretton Woods divennero in grado di stampare e gestire la propria moneta liberamente esponendo le valute nazionali a operazioni di scambio su mercati aperti (trading) dove le valute vengono scambiate esattamente come vengono scambiate le azioni nello stock exchange.
La crescita degli scambi globali e la nuova condizione che vede le monete valutate da un mercato aperto e internazionale e’ esattamente il motivo per cui il mercato del Forex ha assunto oggi tale rilevanza.

Fonti:
Kurt Schuler and Andrew Rosenberg, The Bretton Woods Transcripts Dominguez, K. and Frankel, J.A., 1990. Does foreign exchange intervention work?. Peterson Institute Press: All Books. Rodrik, D., 2006. The social cost of foreign exchange reserves. International Economic Journal Cavallino, P., 2019. Capital flows and foreign exchange intervention. American Economic Journal: Macroeconomics, 11 Global imbalances and destabilizing speculation (2007), UNCTAD Trade and development report 2007 RC Smith, I Walter, G DeLong – Global Banking Oxford University Press Foreign Exchange Control in China: First Edition (Asia Business Law Series Volume 4) Kluwer Law International, 2004 The $4 trillion question: what explains FX growth since the 2007 survey?, the Bank for International Settlements