In Gib Italia siamo sostenitori del rinnovamento: un anno fa, pur a fronte di una spesa maggiore, abbiamo deciso di chiudere il nostro precedente contratto di fornitura elettrica e di aprirne uno nuovo che garantisce ogni mese energia elettrica proveniente solo da fonti 100% rinnovabili. Tuttavia il problema del costo dell’energia che abbiamo oggi sembra proprio essere dato da una transizione verso le rinnovabili troppo veloce: dobbiamo sapere che nel settore energetico due terzi degli investimenti sono fatti in fonti rinnovabili. Il che è ottimo, ma questo vuole anche dire che non ci sono motivazioni economiche per cercare nuovi giacimenti petroliferi, e senza cercare nuovi pozzi petroliferi, nella maggior parte dei casi, non si trovano nemmeno nuove riserve di gas naturale. In tutto questo vale la pena ricordare che noi siamo ancora molto dipendenti dal petrolio e il fatto che ad oggi due terzi degli investimenti europei annuali nel settore energetico siano nel settore delle rinnovabili non vuol dire che le rinnovabili sono quindi già automaticamente in grado di coprire due terzi del nostro fabbisogno energetico.
Sempre per rimanere con i piedi per terra ricordiamo che a casa la nostra caldaia e i nostri fornelli consumano gas e le nostre macchine vanno a benzina o a gasolio per cui, per il momento, le rinnovabili non sono ancora in grado di coprire tutte le nostre necessità. Ovviamente, in un mondo ideale avremmo tutti fornelli a induzione e macchine elettriche caricate con i pannelli fotovoltaici che abbiamo installato sul tetto di casa nostra, tuttavia nel mondo reale così non è.
Oltre a questo dobbiamo considerare che la maggioranza delle fonti di energia rinnovabile funzionano solo quando si verificano determinate condizioni: per l’eolico deve esserci il vento, per il solare non può essere notte e per il geotermico, beh, abbiamo bisogno di qualcosa geologicamente simile a un vulcano o un bacino magmatico.
Ovviamente le condizioni ottimali non sono impossibili da trovare e le pale eoliche possono essere installate su colline dove il vento soffia sempre, i pannelli solari in genere funzionano discretamente anche con clima nuvoloso per cui li possiamo anche installare sul tetto di casa nostra senza farci troppi problemi mentre grossi impianti di produzione energetica di tipo fotovoltaica possono essere concentrati in zone generalmente poco nuvolose e a bassa precipitazione, posti che il Centro e Sud Italia sono pieni, oltre a possedere zone geotermicamente ottimali come Larderello (in Toscana), Pozzuoli, Ercolano e Pompei.
Detto questo però non dimentichiamo che i nostri consumi energetici maggiori avvengono alla sera e alla mattina quando i pannelli solari possono fare ben poco. Ovviamente esistono le batterie ma questo altro non fa che aggiungere costi e complessità.
A questo punto non volendo usare il Petrolio perchè inquina, il Carbone perchè è peggio o il nucleare perchè…beh ognuno ha le proprie credenze sul nucleare, e secondo noi sarebbe una valida soluzione, infatti la Francia lo usa per il 67% del proprio fabbisogno energetico e esporta l’energia in eccesso a noi e alla Svizzera, ma a molti non piace…ci rimane solo il gas per coprire tutto quelli che sono i buchi lasciati dalle rinnovabili. Purtroppo anche il gas ha un problema: la maggior parte dei paesi asiatici che lo esportano non sono esattamente il massimo della affidabilità ne tantomeno sono il partner d’affari ideale che tutti vorremmo. Uno che più si salva tra questi paesi è senz’altro la Russia che usa la propria posizione di semi-monopolio per spingere l’Europa a rifornirsi di gas tramite il Nord Stream 2, una rete di gasdotti che trasportano gas naturale liquido dalla Russia fino al Nord della Germania, tagliando fuori (accidentalmente si intende) l’Ucraina.
Infine è importante far presente che il particolarmente freddo inverno dell’anno scorso ha portato sia l’Europa che la Russia a consumare più riserve di gas del previsto.
Ora, grazie al sostegno della Russia e a una diminuzione del livello di panico nei mercati, sembra che la situazione sia migliorata, il nostro migliore augurio è che la transizione verso le rinnovabili avvenga il più velocemente possibile e che nel frattempo sul piano europeo vengano, di anno in anno, sviluppate delle valide strategie per creare delle riserve di queste fonti energetiche fossili di cui siamo ancora molto dipendenti.