La lotta al riciclaggio assume una particolare valenza in Italia a causa della diffusa presenza della criminalità organizzata, ramificata sull’intero territorio nazionale.
Questa presenza si traduce anche in mancato sviluppo economico. Alcuni studi della Banca d’Italia hanno evidenziato che nelle aree a forte presenza criminale ed evasione fiscale la crescita economica risulta compressa, le imprese pagano più caro il credito, gli investimenti sono disincentivati e “in quelle aree è più rovinosa la distruzione di capitale sociale dovuta all’inquinamento della politica locale”.
Ulteriori approfondimenti nella verifica rafforzata:
Liste antiriciclaggio persone fisiche/giuridiche
Liste di Persone Politicamente Esposte
Liste Pil
Sanction List
International Crime and Legal Enforcement
Liste Siti Gioco Illegale
Promotori Finanziari radiati e sospesi
VERIFICA ANTIRICICLAGGIO
VERIFICA ANTIRICICLAGGIO
fatte salve le politiche verso i Paesi terzi di cui sopra, Paesi che, da fonti credibili, quali rapporti di valutazione o di follow-up pubblicati, riconoscono essere privi di efficaci sistemi di AML/CFT (AML, Anti Money Laundering e lotta al finanziamento del terrorismo e CTF, Counter Terrorist Financing), sono valutati ad alto livello di corruzione o altre attività criminose;
Paesi soggetti a sanzioni, embargo o misure analoghe;
Paesi che finanziano o sostengono attività terroristiche o nei quali operano organizzazioni terroristiche.
L’UE ha pubblicato la lista dei 23 paesi che presentano lacune normative in tema di antiriciclaggio e lotta al terrorismo. La redazione della lista è stata fatta tramite un accurato processo di screening che ha preso le mosse da una lista di 132 Paesi terzi che presentano significativi legami con l’Unione Europea. Di questi 132 paesi 78 sono stati scartati perché ritenuti compliant dal punto di vista normativo per quanto riguarda il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo. I restanti 54 Paesi sono stati sottoposti ad un ulteriore screening. Per eseguire lo screening la commissione ha valutato diversi parametri, tra cui: il livello di minaccia esistente, il quadro giuridico, i controlli messi in atto per prevenire il riciclaggio di denaro e i rischi di finanziamento del terrorismo, la loro effettiva attuazione, i poteri delle autorità competenti, le sanzioni e se esiste un registro dei titolari effettivi delle società. Inoltre è stato tenuto conto del lavoro svolto dal GAFI (Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale) per completare la lista, che ha evidenziato come per 23 Paesi ci siano gravi carenze strategiche nei loro regimi antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento al terrorismo.